 | _milkshake |
| | Ecco io ora vi posto quì una mia vecchia one-shoot a cui tengo davvero da morire. Quindi dopo averla sistemata un pò, ho deciso anche di tenere il nome originale del personaggio e nessuno d'invenzione. Tengo troppo a quello che ho scritto.Spero vi piaccia con tutto il cuore. Jade-
MARCH 4th -
Sapevo che saprebbe andata a finire così. Sapevo che questa era la mia fine. Ma non avrei mai creduto, in vita mia, che tu ne saresti stato la causa. Ho sofferto molto. Troppo. Cercavo di averti, ma tu eri sempre distante da me. Non riuscivo a farti capire quanto ti amavo, e quanto ancora ti amo.
Ma ricordo ancora bene, quando lei ti ha fatto soffrire, tu sei venuto da me. Distrutto. Con gli occhi colmi di lacrime. E il cuore a pezzi.
-Emma, perchè l'ha fatto? Cos'è che le ha fatto cambiare idea?.-
-Zac non non ne ho idea, davvero. Mi dispiace, tanto.-
-Ti prego non mi lasciare solo neanche tu. Ho bisogno di te adesso.-
-Sai bene che non lo farei mai, perchè anche io ho bisogno di te. Ho sempre bisogno di te.-
Ricordo quelle parole come se fosse adesso. Ma adesso sono solo seduta sul divano a consumare l'ultima bottiglia di scotch. L'ennesima. E penso a tutti quei momenti, belli o brutti passati insieme. Proprio adesso rivolgo lo sguardo ad una nostra foto delle vacanze. Eravamo felici. Ricordo bene che quello fu giorno in divenni donna. Fu il giorno in cui sono stata tua per la prima volta.
-Zac, non lo so. Ho paura, è una cosa totalmente nuova per me. E poi tu hai già tanta esperienza.-
-Ah si. Certo. Io grand’uomo che è andato a letto con tutte, vero? Scusa, ma stiamo parlando della stessa persona? Emma, io ho fatto l’amore in vita mia solo una volta, e ti giuro che vorrei cancellarla dalla mia vita se potessi e ricominciare da capo. E sicuramente saresti tu la persona che vorrei mia.-
-Davvero? Ne sei proprio sicuro? Guarda che possiamo ancora aspettare.-
-Se non ti senti pronta, aspettiamo quanto vuoi amore, ma se è solo per la paura di sbagliare qualcosa, No.-
-Ok. Ma ho tanta paura.-
-Non ti preoccupare ci sono io con te, tesoro mio.-
-TI AMO ZAC.-
-ANCHE IO TI AMO.-
-Mi prometti che nulla ci separerà?-
-Promesso, amore.-
E così per la prima volta consumammo il nostro amore. Sei stato così dolce con me. Mi hai protetto fino all’ultimo, senza aver nulla in cambio da me. Ora invece io sto cercando di cancellare me stessa. Non sono più io negli ultimi 2 anni. Peserò in tutto circa 40 kg. Ho le occhiaia violacee e il viso pallido. Ho indosso la stessa maglietta da 3 settimane, senza lavarmi o prendermi cura del mio corpo. Ma cosa dovrei fare? La mia vita è finita quella notte del 4 Marzo di 2 anni fa.
-Amore vado a prendere qualcosa per cena, ok?-
-Ok ma fa presto, che tra poco scoppia un temporale.-
-Torno tra 20 minuti. Ti amo.-
-Ehm non tardare, che devo dirti una cosa.-
-Cosa? Dimmi ora, no?.-
-No no, quando torni. Dai vai.-
-Va bene, va bene, ciao! Ti amo!-
-Ciao amore!-
Ero irrequieta di dirti quella fantastica notizia. Ma tu non sei più tornato in quella casa. Passavano minuti, ore. Tu non tornavi. Erano già le 3 di notte. Mi arrivò una telefonata e corsi subito sul ponte della morte, come l’ho ribattezzato io. Arrivai, e ti trovai steso sull’asfalto, con il viso ricoperto di sangue e i vestiti ormai laceri dal metallo. Non doveva succedere nulla di tutto questo quella notte. Non ricordo molto di tutto ciò che venne dopo.
-Signorina si allontani. Ormai non c’è nulla da fare.-
-La prego, mi faccia passare. Voglio vederlo prima che lo portiate via.-
-Va bene, ma solo 5 minuti. Poi lo dobbiamo trasportare all’ospedale per l’autopsia.-
A quelle parole mi vennero i brividi. Non so cosa fare. Sei morto. Ed io sono qui senza nulla da poter fare per salvarti. Ma perché tu? Perché proprio tu. Dovevo dirti quella notizia. Non saresti andato via. Tu non meritavi di morire. Hai sofferto abbastanza nella vita, e proprio ora tu non dovevi andare via. Mi avvicino al tuo corpo ormai pallido e pieno di sangue. Qualcuno in mezzo al temporale ti aveva urtato e sei finito giù dal ponte, nel torrente ed in pochi minuti sei morto. Senza alcun motivo.
Ti prendo tra le mie braccia un’ultima volta, sapendo che ormai non c’è nulla da fare. Ti stringo più forte che posso, e piango. Non ora. Mi avvicino l’ultima volta alle tue labbra. Le assaporo come non mai. Ti tengo ancora più stretto: “Diventerai papà, amore mio.” Da lì non ti ho mai più avuto. E per te ho portato avanti la gravidanza. Nonostante il rimorso di essere andato via per colpa mia. La nostra piccola Emily. Ha il tuo stesso sguardo, e il tuo stesso sorriso. Ma sono passati 2 anni, ed io non sorrido più. Non vivo più. Sono morta. Prendo farmaci ed alcol, questa è la routine. Mi sto uccidendo. Ma non voglio soffrire, non voglio farti soffrire. Mi alzo dal divano dove sono buttata e mi dirigo verso la credenza dall’altra parte della salone. Apro il cassetto ed estraggo una pistola. L’ho presa a casa di mio padre. La punto dentro la bocca. Penso alla nostra Emily. Sarà felice di ricominciare una vita tutta nuova. E penso al tuo viso. Premo il grilletto.
Eccomi Zac. D'ORA IN POI, NULLA CI POTRA’ MAI SEPARARE.
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