Poter incarnare un protagonista della vicenda è stato un sogno che si è avverato

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» Posted on 13/3/2012, 14:02
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Lorax - Il guardiano della foresta è l'ultimo film d'animazione digitale prodotto dalla Universal, in uscita nelle sale italiane il 1 giugno.

Tratta da un celeberrimo racconto del Dr. Seuss (un autore per ragazzi assurto a classico negli Usa), l'opera in questione, diretta Chris Renaud, è una divertente storia che verte sul tema dell'ecologismo e degli sforzi che vanno fatti per ribaltare l'attuale, angosciante, situazione del pianeta Terra - allarme ancora più evidente se si pensa che il libro è stato stampato originariamente nel 1971.

In una città in cui non esiste più nulla di naturale e persino l'aria è artificiale, un ragazzo cerca per amore di riportare gli alberi, scomparsi da molti anni. A poco a poco, attraversando le mura che bloccano la visuale verso l'esterno, scoprirà la landa desolata, una volta bosco idilliaco, che circonda l'isolato borgo e si renderà conto che il benessere è stato conquistato a caro prezzo...

Alla conferenza stampa svoltasi oggi alla Casa del Cinema di Roma erano presenti i doppiatori Zac Efron (nei panni del protagonista Ted Wiggins), Marco Mengoni (la voce italiana del cattivo redento Onceler) e Danny De Vito (il Lorax del film, incredibilmente favellante anche l'italico linguaggio) e si sono toccate tematiche importanti.

Ad esempio Danny, un grandissimo mattatore, simpaticissimo e alla mano, ci ha rivelato che il libro del Dr Seuss fu osteggiato in molti stati degli USA dalle industrie del legno, le quali ritenevano che il volume costituisse un attacco contro la loro attività, quando in realtà rappresentava un tentativo di risveglio della coscienza collettiva. Per De Vito infatti il messaggio principale della pellicola è che bisogna farla finita con atteggiamenti egoistici per tornare invece a una sensibilità più acuta riguardo al mondo che ci circonda.

Zac Efron, parlando della sua esperienza di doppiatore, ha rimarcato quanto sia stata un'esperienza fenomenale, sopratutto per la possibilità di lavorare a contatto con un mito con De Vito. Notando la grande fisicità e il modo in cui gesticolava in studio, Zac ha richiamato le origini italiane dell'attore, che ha confessato di non aver esperito grandi differenze tra animazione tradizionale e digitale, se non la costante ripresa della sua performance, avente lo scopo di essere riprodotta poi su schermo dal suo personaggio.

L'idolo delle ragazzine, l'ex Troy di High School Musical, ha ricordato come il padre gli leggesse il libro da piccolo, e la grande impressione che aveva suscitato in lui. Poter incarnare un protagonista della vicenda è stato quindi un sogno che si è avverato.

Più taciturno il cantante Marco Mengoni, poco a suo agio nel ruolo di conversatore. Ha però voluto difendere il suo personaggio, presentandolo come una persona che ha malgiudicato i propri obiettivi e ha scelto una cattiva strada, allo scopo di sanare delle ferite interiori.

Fonte: spettacoli.blogosfere.it
 
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